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giovedì 15 settembre 2016

Ygfan - Köd

#PER CHI AMA: Folk/Dark/Post Black, Agalloch, Alcest
'Köd' è l'EP di debutto degli ungheresi Ygfan, band uscita nel 2015 con il presente lavoro in formato digitale, poi riproposto lo stesso anno dalla Fekete Terror Productions in cassetta e finalmente nel giugno di quest'anno in cd, per merito della nostrana A Sad Sadness Song, che ha scovato e promosso l'act di Budapest. A ragione peraltro. Si perché i quattro ragazzi si fanno notare per un sound sicuramente atmosferico e carico di pathos, che trova sfoghi più violenti in rare sfuriate di matrice post-black, ma che in realtà si mettono in evidenza piuttosto per una marcata vena dark del disco che sembra quasi donare quel quid indispensabile affinché l'ensemble prenda le distanze dall'assai inflazionato black. E devo ammettere che il risultato è davvero brillante con i nostri che compongono un sound espressivo e convincente, che si svolge lungo le quattro tracce contenute nel dischetto, in un'alternanza di umori, sensazioni e buone dosi di originalità. La lunga opener dispiega una verve folklorica, mantenendosi su un mid tempo controllato anche quando entra in collisione con il black, palesando peraltro un buon gusto per le melodie, dal vago sapore mediorientale, ma sempre caratterizzate da un mood malinconico, complice anche una voce corale nel suo taglio pulito, un po' più acerba nella versione scream. Ancor più convincente la seconda song, forse anche per una durata meno estenuante, ma che comunque consente di assaporare il fluido magnetismo sonoro degli Ygfan, che si materializza attraverso suoni naturali, resi ancor più caldi e pastosi da un basso collocato in primo piano, che rende il tutto corposo ed avvolgente. "III" si apre ancora con versi di animali, tant'è che sembra quasi di trovarsi nel bel mezzo di un bosco, dove volgere lo sguardo verso la punta degli alberi, ruotare su se stessi e odorare il profumo che galleggia nell'aria, ascoltare i rumori della natura e lasciarsi infine cullare dalla dolcezza sprigionata dalla musica, quasi costantemente proposta in semi-acustico dalla band magiara. Proprio qui risiede un altro dei punti di forza per gli Ygfan, che in questo pezzo potrebbero anche essere accostabili agli Agalloch. Con "IV" giungiamo con mestizia al termine dei 32 minuti di 'Köd'; rimane infatti sospeso quel desiderio di volerne di più, grazie ancora ad atmosfere soffuse che si alternano a suadenti chitarre distorte che ammiccano al blackgaze cosi come le voci evocano gli Alcest in un pezzo dai tratti solenni, quasi magici. (Francesco Scarci)

(A Sad Sadness Song - 2016)
Voto: 75

https://ygfan.bandcamp.com/releases