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giovedì 20 ottobre 2011

Grave Forsaken - Destined for Ascension

#PER CHI AMA: Thrash/Doom, primi Kreator
Secondo album per la “Christian” band australiana dei Grave Forsaken e fortunatamente rispetto all’esordio, le cose cominciano un po’ a migliorare. Non si può certo gridare al miracolo, però i nostri producono un album decente che si lascia per lo meno ascoltare, anche se l’emivita (termine rubato alla farmacologia) del cd non è di certo delle più lunghe. Devo dire che l’album parte in sordina con le prime tre songs un po’ banalotte, a cavallo tra un thrash grezzo e sonorità più doomeggianti. Dalla quarta traccia in poi, il cd inizia a crescere, mostrando qualche raro sprazzo di originalità, soprattutto nelle linee di chitarra e nella cupezza dei suoni. L’album evolve in modo abbastanza eterogeneo, toccando il suo apice compositivo con le melodie orientaleggianti di “Horror and Sadness”; quello che meno mi convince ahimè, viene dalla prova dei musicisti più attesi: dietro la batteria infatti, siede Dave Kilgallon ex drummer dei Mortification, da cui sinceramente mi sarei atteso molto di più. In 2 brani, “Perish the Thought” e l’ultima lunghissima (più di 10 minuti) “The Road to Damascus” compare anche il vocalist dei Mortification, Steve Rowe (ad affiancarsi ai gorgheggi clean/growl dei 4 membri della band), ma devo ammettere che le due songs alla fine si riveleranno tra le più piatte del disco. "Destined for Ascension” non regala alcun vero e proprio sussulto, è abbastanza statico nel suo incedere e privo di un vero pezzo vincente, eppure a qualcuno potrà sicuramente piacere per quel suo avvolgente alone tremendamente old school. Poco convincenti, c’è da lavorare ancora sodo. (Francesco Scarci)

(Rowe Productions)
Voto:55