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mercoledì 13 novembre 2013

Grondh – Necilveks

#PER CHI AMA: Black metal, Carpathian Forest, Dissection
Già dall'artwork e dalle foto alquanto dubbiose, questo prodotto non mi convinceva minimamente e dopo svariati ascolti, il lavoro dei Grondh continua a rimanermi nella più totale mediocrità. Il combo lettone propone un black metal sulla scia dei grandi classici; registrato decentemente l'album mostra qualche interessante uscita chitarristica che richiama i Dissection ma niente di cui eccitarsi. Dall'opener "Bads" si capisce già che il problema di questo debut è la composizione, incapace di andare oltre a degli accordi e dei giri basilari. La successiva "Refleksija" non si smentisce mettendo le solite quattro note in croce, e via via così il resto del disco, raggiungendo l'apice con "Telnieks". Per chiarire, la musica composta dai Grondh non è nulla di abominevole e tracce come "Akmeni Cirsts" e "Izuadisana" sono anche piacevoli da ascoltare, tuttavia manca totalmente di personalità, di una composizione interessante e di una buona produzione che esalti le sonorità del metal estremo. (Kent)

lunedì 29 luglio 2013

Wagars – Wagars

#PER CHI AMA: Black/Crust, Black Kronstradt, Disfear
Da Riga giunge l'ombroso e freddo sound dei Wagars, band che esordisce a colpi di black/crust con questo omonimo EP della durata di una ventina di minuti. Le tracce sono molto semplici e dirette, figlie di un black melodico di stampo svedese e della rabbia del crust anni '90, ma il segno particolare dell'opera è l'opacità del suono, a causa di un leggero oscuramento delle frequenze chitarristiche in sede ritmica, miglioria che permette di far depositare un lieve strato di cenere sul disco, e che ricorda molto le prime produzioni dei Wolfpack (ora Wolfbrigade). Nonostante la prevedibilità imposta dal genere, il combo lettone riesce a creare delle situazioni interessanti nel poco tempo a disposizione, riuscendo a inserire all'interno delle tracce anche diverse contaminazioni moderne che richiamano il passato, con alcuni spunti arpeggistici degni dei Amebix. L'unico dubbio che versa su questa release riguarda la sua chiusura, fuoriluogo e sotto la media. Un vero peccato perchè la penultima traccia era un estrapolato di un discorso di Imants Ziedonis (famoso poeta lettone), ottimo per chiudere in bellezza questo debutto. Questo EP è solamente un'aspettativa, una introduzione di quello, che si spera scriveranno di buono, i Wagars a breve. La strada è giusta, è sufficiente continuare così. (Kent)

(P3lican)
Voto: 65

http://wagars.bandcamp.com/