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sabato 2 giugno 2012

Visthia - In Aeternum Deleti

#PER CHI AMA: Misanthropic Black Avantgarde, Aborym
Quando dico che il black metal in Italia è in ascesa, ne ho ben donde, grazie anche a band quali i Visthia, che non temono di andare controcorrente, oltre i confini della sperimentazione. In questo caso stiamo parlando di un black dai tratti abbastanza canonici in fatto di brutalità. Il quartetto siculo propone infatti un sound, la cui fiamma nera arde che è un piacere, ma presenta un tratto distintivo, non da poco: il tutto è infatti cantato rigorosamente in latino e in italiano e tra una sfuriata e l’altra, sono le articolate e dissonanti sonorità a farla da padrone, quasi la proposta dei nostri fosse tinta di suoni avanguardistici. Quel che è certo, è che i Visthia non sono una band comune; sebbene nell’ultimo periodo in Italia impazzi, per mia somma gioia, la moda di cantare in lingua madre, i nostri probabilmente sono tra i primi ad aver inaugurato questo modo di interpretare la musica, ancora diversi anni fa. Tralasciando quelli che sono i tratti tipicamente black dell’album e quindi tutte le consuete ritmiche serrate con la batteria che corre più veloce del fulmine, influenzate dalla tradizione svedese (Dark Funeral), ciò che più cattura maggiormente la mia attenzione e accresce la mia stima nei confronti di questi misantropi della solare Sicilia, sono quelle parti mid tempo assai rallentate, in cui si possono scorgere i tratti tipici di una forma di musica estrema, caratteristica distintiva del patrimonio italico, che ho già potuto scorgere in act, quali Aborym, Inchiuvatu o Deadly Carnage. Ottime le vocals, sia in chiave scream/growl, ma soprattutto in versione pulita, che declamano in modo solenne, una forma di disprezzo cosmico, come una sorta di Virgilio inferocito col mondo. Ammaliante poi quel riffing di matrice nordica, un po’ in stile Unanimated che, al pari di una sega circolare che sta tagliando lentamente le ossa di una gamba, palesa lo stesso stridore, mentre ricama quei lenti riffs assassini. Difficile segnalare una song piuttosto di un’altra, visto che comunque il livello esecutivo e compositivo si mantiene comunque sempre piuttosto elevato. Italia, casa nostra, sinonimo di fierezza; non è più necessario guardare casa altrui con somma invidia, la scena è florida e potente, anche grazie ai Visthia. (Francesco Scarci)

(ATMF)
Voto: 75